Age of Conan: Rise of the Godslayer - Recensione

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Mito
[IMGTEXT="http://www.mmorpgitalia.it/gallery/filesnew/6/3/4/8/gc-2009-age-of-conan-rise-of-the-godslayer-pics-20090819033403309_640w.jpg"]Sono passati due anni esatti dal lancio di Age of Conan, due anni durante i quali Funcom ha pensato soprattutto a risolvere i problemi legati ad una release affrettata, riuscendo nell'intento di soddisfare la community. Ora la softco norvegese si lancia nel passo successivo, ossia riconquistare gran parte di quei giocatori persi dopo la release perché delusi dai difetti del titolo.

Questo lo spirito con cui Rise of the Godslayer ci trasporta ad oriente, nell’antica terra di Khitai.[/IMGTEXT]Per coloro che sono a digiuno del lore di Conan, dovete sapere che si tratta del mondo letterario partorito nei primi anni '30 da R.E. Howard, il padre dell’Heroic Fantasy, in cui vengono narrate le gesta del barbaro protagonista, dagli umili inizi come semplice ladro e soldato di ventura fino alla conquista del più potente regno occidentale dell’Era Hyboriana.

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L’Era Hyboriana si colloca poco dopo il cataclisma che porta con sé la scomparsa di Atlantide, avvenuta circa ventimila anni prima della nascita delle civiltà moderne. Il mondo di Conan il barbaro è caratterizzato da una violenza estrema, dove la legge si scrive con la punta della spada, dove la magia è un'invisibile ma palpabile presenza, dove bellissime donne attendono solo un eroe che le salvi, dove antiche rovine di un mondo ormai perduto custodiscono gelosamente i loro tesori, dove la potenza di un regno si misura nella forza del braccio del suo re nell’usare le proprie armi.

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Age of Conan è la fedele trasposizione in ambito massive multiplayer dell’era hyboriana, le cui vicende digitali si collocano pochi mesi dopo la conquista del regno di Aquilonia da parte del famoso cimmero, eventi che sono narrati nel romanzo "Conan il Conquistatore". Il gioco, dopo un inizio altalenante dovuto a problemi tecnici e a una palese mancanza di contenuti per i livelli più avanzati, ha saputo nel tempo conquistarsi una fetta di propri fan nel mercato degli MMO. Una volta cambiata direzione con l'arrivo del nuovo Game Director Craig Morrison, Funcom ha dimostrato una notevole tenacia nel lavorare alacremente sullo sviluppo del titolo, migliorandolo sempre più, patch dopo patch, introducendo nuovi contenuti su tutti i fronti. L’ottimo lavoro fin qui svolto ha fatto si che l’iniziale e negativa opinione “post-hype” lasciasse nel tempo il posto a una generale opinione positiva, quantomeno in chi ha continuato a giocare.

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In buona sostanza, Age of Conan è oggi un gioco molto diverso rispetto quello che molti hanno conosciuto all’epoca del lancio. Certo non è cambiata la sua vocazione “Theme Park” che lo rende certamente adatto anche ai casual player, ma chi si avvicina oggi per la prima volta a questo titolo troverà un gioco in grado di offrire un PvE superlativo e assolutamente completo, in grado di accompagnarvi per tutti ed 80 i livelli. Il comparto PvP invece, nonostante l’introduzione di notevoli migliorie, (continui bilanciamenti e nuove meccaniche) rimane un aspetto del gioco difficile da approcciare, essendo principalmente basato sull’efficienza del party, Infatti ci si accorge fin da subito che per riuscire ad essere vincenti, oltre al poter contare sulla propria abilità, occorre trovare una buona squadra in cui ogni membro del gruppo conosce a fondo le caratteristiche della propria classe, di quelle dei compagni e di quelle degli avversari. Nonostante AoC non imponga troppi vincoli agli amanti del gioco in solitario, è indubbio che questo MMO dà il suo meglio se giocato all’interno di una gilda, vista l’impostazione dedicata al guild vs. guild. Rispetto agli inizi, oggi l’equipaggiamento gioca un ruolo più importante rispetto a prima, ma non così importante da mettere in secondo piano l’abilità del giocatore come avviene in altri titoli.

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Dunque, dopo esserci riappropriati del nostro passato e aver dato aiuto a Re Conan nello sventare i malefici piani del suo arcinemico di sempre, il mago stygiano Thotamon (e aver mozzato qualche altro migliaio di teste nel mentre), non è più tempo di riposare nei bordelli dell’assolata Khemi: nuove avventure ci spingono verso oriente. Giusto il tempo di ricevere un dispaccio che ci chiede di presentarci davanti al caro zio Re Conan: quale occasione migliore per indossare nuovamente il mitico perizoma leopardato, ovviamente mai lavato in due anni di avventure? Quindi via di cavallo verso il distretto dei nobili di Old Tarantia! (lehmus falla finita, NdMasca).

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Davanti al poderoso barbaro apprendiamo come il Re sia stato vittima di ripetuti tentativi di assassinio, la cui firma occulta porta a credere che i mandanti provengano dall’Est, dall’antica e misteriosa regione del Khitai. Ci vengono narrati i fatti relativi ad un’avventura vissuta da Conan quando egli era ancora un ladro diciottenne in cerca di fortuna nel regno di Zamora. Nella città di Arenjun, durante un rocambolesco tentativo di furto nella torre del temuto mago Yara, Conan per pietà uccide un essere alieno di nome Yag Kosha, onde liberarlo dall’atroce agonia inflittagli dallo stesso Yara. Questa morte non rimarrà senza conseguenze. In cerca dei mandanti partiamo quindi alla volta del Khitai.

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Tornati nella nostra cara e assolata Khemi giunge l’ora di recarci presso il carovaniere che ci poterà nel Khitai. Osservando la prominente panza del sottoscritto, (tale da fare invidia a un satrapo Turaniano), decido che non è il caso di attraversare lo Stige a nuoto, molto meglio pagare il barcaiolo per venire comodamente traghettato dall’altra parte. Una volta preso contatto con il carovaniere, veniamo avvisati di come la strada della seta che porta ad oriente sia piena zeppa di pericoli e sfide. Noi non ci facciamo intimorire, e ricordandomi di essere ormai rimasto senza un soldo, dopo aver speso tutto nei bordelli, decido di arruolarmi come scorta armata per la carovana.

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La prima cosa interessante che scoprirete nell’espansione è che decidere di pagare il viaggio per l’oriente, o non pagare e offrirsi in cambio come scorta armata, comporta o meno la partecipazione a un incontro casuale che avviene lungo il percorso che va da Khemi fino a ben oltre il mare di Vilayet e che termina alle porte del Khitai. In soldoni si tratta di 9 piccole istanze da affrontare in solitario risolvibili in circa 15 minuti, e che aggiungono un apprezzabilissimo tocco d'avventura. Nel mio caso un piccolo imprevisto con alcuni predoni del deserto ha richiesto un colloquio diplomatico… ovviamente nulla che un buon metro e mezzo di freddo acciaio Hyrkaniano non possa risolvere!

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Nel caso optiate per pagare il passaggio vi ritroverete istantaneamente al punto di arrivo. Val la pena sottolineare come queste piccole istanze aggiungano un vero tocco di ambientazione “conanesca”: infatti ci troveremo in diverse situazioni analoghe a quelle affrontate dal famoso cimmero nei suoi racconti. Si va dal risolvere i problemi d’acqua e cibo della vostra carovana, alla difesa della vostra imbarcazione sul mare di Vilayet contro una minacciosa creatura degli abissi, allo sgominare un covo di pirati. Val davvero la pena di provarle tutte...almeno una volta.

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Terminata con successo l’istanza in solitario ci ritroviamo nella prima nuova zona dell’espansione: Gateway to Khitai. Rise of the Godslayer propone cinque nuove zone, una iniziale di livello 20-40 per la nuova razza, i Khitiani appunto, e quattro nuove zone per i giocatori di livello 80. I giocatori che decideranno di rerollare un personaggio con la nuova razza orientale avranno la possibilità di personalizzare al meglio il proprio avatar con i tipici tratti orientali, con tanto di annessi tatuaggi. Una volta terminata la solita parte sull’isola di Tortage, i giocatori Khitiani si ritroveranno nella loro zona iniziale, dove le desolate steppe Hyrkaniane terminano in prossimità della grande muraglia. Tutti gli altri invece dovranno arrivarci passando per il porto di Khemi.

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La prima cosa che salta all’occhio appena arrivati in oriente è la totale sensazione di libertà e movimento che si può respirare tutt’intorno. Non solo le nuove mappe sono grandissime, ma potremo anche dimenticare la sensazione un po’ troppo claustrofobica che alcune di esse avevano nel gioco originale. È evidente che Funcom ha fatto tesoro delle critiche dei giocatori, creando questa volta delle zone in grado di dare ampio respiro al gameplay. Dal punto di vista grafico siamo di fronte a un capolavoro che rischia di farci dimenticare che stiamo giocando a un MMO e non ad un single player. l'engine del gioco, nonostante sia un mostro succhia risorse, è in grado di generare anche solo in DX9 dei paesaggi mozzafiato. Se poi siete in possesso di un PC di fascia medio/alta in grado di fare girare il gioco in DX10 a dettagli pien preparatevi un catino per la saliva e una fasciatura per la mascella, che probabilmente vi cascherà a ripetizione.

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Degno compare del reparto grafico è quello audio, dove il pluripremiato compositore Knut Avenstroup Haugen, che ha vinto un MTV Award proprio per la colonna sonora di Age of Conan (e un premio supercazzola, NdMasca), è stato richiamato per accompagnarci nelle nostre avventure con le sue epiche musiche. L’atmosfera orientale è ben sottolineata in questo suo nuovo lavoro, che non manca di aggiungere profondità al gioco.

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Appena arrivati nei pressi dell’antica muraglia ci rendiamo conto che il nostro Re Conan non è molto popolare da queste parti: si dà il caso che egli venga chiamato con l’appellativo di “uccisore” del loro Dio. Il Khitai infatti per molti secoli aveva prosperato sotto la guida della divinità Yog Kosha, la stessa rapita e segregata dal mago Yara. Conan, in un impeto di compassione, l'aveva uccisa per liberarla nell’unico modo possibile. Quell’evento, accaduto 25 anni prima, ha per sempre cambiato il destino del più grande impero orientale.

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Ci ritroviamo ben presto a scoprire che l’Impero Khitiano è sconvolto da feroci lotte intestine, e che l’antica unità ha lasciato posto a violenti scontri dove diverse fazioni si combattono per il controllo del territorio. Gli eserciti Hyrkaniani pressano la grande muraglia da Ovest, e inseguono in territorio Khitiano un clan rivale, i Lupi delle Steppe, il cui leader si è macchiato di atroci delitti. Ad Est, fino ad arrivare all’Oceano Pacifico, le altre fazioni locali e mercenarie Vendhyane si fronteggiano, mentre l’Ultima Legione, ormai tutto ciò che rimane dell’antico potere centrale, cerca come può di contenere l’invasione al meglio. Per riuscire a scoprire chi vuole Re Conan morto dovremo farci amica qualcuna di queste fazioni, scalandone i ranghi e indagando sui possibili mandanti.

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L’espansione Rise of the Godslayer, come abbiamo già detto, aggiunge cinque nuove mappe, quattro delle quali rivolte ai giocatori di livello 80. La quantità dei nuovi contenuti introdotti è davvero impressionante, considerando che il gioco originale per gli 80 offriva la sola mappa di Keshatta, alla quale è stata successivamente aggiunta quella di Tarantia Commons District. I giocatori veterani in pratica incominciano la loro avventura nella mappa delle Northern Grassland, dove ai piedi della grande muraglia si estendono enormi praterie che procedendo verso Est ci portano ad incontrare l’idilliaca provincia di Choisan. Choisain è la zona in cui, a mio avviso, architettonicamente parlando è massima l’ispirazione orientale. Spostandoci ulteriormente verso est, attraversiamo la fitta giungla di Paikang, i cui corsi d’acqua ci guidano fino alle spiagge su cui domina suprema la splendida Cittadella di Giada. Tornando invece alle Northern Grassland e muovendoci verso Nord incontriamo ben presto il desertico paesaggio lunare del Kara Korum, con il suo enorme cratere.

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Strutturalmente, il lavoro fatto nelle nuove zone è davvero eccellente: gli sviluppatori sono riusciti a creare grande varietà di ambientazioni. Le mappe sono unite tra di loro in maniera intelligente e i relativi paesaggi non risultano mai monotoni. Complessivamente, Rise of the Godslayer introduce dodici nuove istanze di gruppo, tutte per i giocatori di livello 80, e il primo raid Tier 4. Va fatto notare che i nuovi dungeon di gruppo offrono anche la possibilità di essere affrontati secondo una modalità di maggior difficoltà chiamata “hard mode”: se completata con successo porta ulteriori ricompense, quali succosi oggetti epici. I nuovi Boss che andremo ad affrontare offrono un grado di sfida notevolmente superiore rispetto a quanto visto nelle istanze “tank and spank” del gioco originale. Le nuove istanze sono dannatamente divertenti! A livello di meccaniche proseguono la filosofia già vista in dungeon quali Xibalukku, Iron Tower e Crow Nest, nelle quali i giocatori devono trovare il giusto approccio per sconfiggere i nemici, cambiando tattica, attivando marchigegni, risolvendo puzzle... insomma reagendo in maniera dinamica alle varie situazioni, man mano che queste cambiano durante i combattimenti.

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Sparse nelle nuove mappe, incontreremo ben presto i rappresentanti delle fazioni in perenne guerra tra loro. L’espansione ci presenta dodici fazioni, ognuna delle quali ha la sua personale controparte. Dieci di queste sono immediatamente accessibili ai giocatori, mentre due devono venire prima scoperte. Tutte queste fazioni hanno le proprie motivazioni sul perché del conflitto, e tutte seguono una loro agenda, che ha come obiettivo finale l’eliminazione dell’odiato nemico.

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Al nostro arrivo nel Khitai esse sono tutte neutrali nei nostri confronti, ma è chiaro che ben presto gli avvenimenti ci porteranno a scegliere quali aiutare e quali osteggiare. La scelta della fazione comporta ovviamente delle conseguenze durature nel tempo. Ogni schieramento offre delle ricompense per tutti coloro che decidano di unirsi ai loro ranghi, e queste sono a lato pratico l’accesso a spettacolari set di armature, armi ed oggetti dall’utilità più o meno varia. Questi nuovi set sono però accessibili solo dopo aver raggiunto un determinato grado all’interno della fazione e richiedono (tra le altre cose) una serie di token come moneta di scambio. I vari tipi di token vengono offerti al completamento di tutta una serie di incarichi, sia generali che di fazione, invero decisamente ripetitivi. Ogni schieramento in gioco ha la propria vocazione, alcuni offrono come ricompense armature particolarmente indicate per determinate classi, altri invece offrono set ad uso comune degli archetipi. I set più potenti richiedono anche grosse quantità di token speciali, droppati solo nelle istanze e richiedono, senza mezzi termini, una grossa dose di farming.

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Le prime quest che andiamo ad affrontare ci fanno subito capire che il grado di sfida è decisamente aumentato. I mob con cui ci confronteremo variano dal livello 80 fino al livello 85, e non vanno presi alla leggera. Ci accorgiamo ben presto che il livello dell’intelligenza (o meglio della non-deficienza) artificiale è notevolmente superiore a quanto visto sino ad ora. Per esempio, mi è capitato di incontrare nemici in grado di usare abilità speciali, quali knockback, snare, fear, nemici che si coprono l’un l’altro, vedere soldati feriti ritirarsi per curarsi mentre i compagni ci mantengono impegnati in prima linea. E diverse volte, come atto estremo, ho dovuto ricorrere al mio potente item sgravo per eccellenza “il perizoma leopardato”, con potente Stun ad effetto Poison AOE per tagliare la corda. (ora ti banno, NdMasca).

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Andare in giro in solitario richiede decisamente maggior prudenza: come se non bastasse, i mob del Khitai hanno la brutta abitudine di pestare come dei fabbri inferociti. Non è difficile subire qualche colpo critico di troppo, che ci porta a una veloce visita al punto res più vicino. Muoversi in gruppo non è indispensabile, ma è altamente consigliabile, specie nelle zone più pericolose.

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L’espansione di Age of Conan offre la possibilità di acquisire due nuove cavalcature: la tigre e il lupo, che sono rispettivamente associate alle fazioni delle Tigri Tamarin e a quella dei Lupi delle Steppe. Per riuscire ad averle dovrete anche qua scalare i ranghi dei rispettivi schieramenti e completare fino alla nausea la lunga serie di quest. Esteticamente molto belle, le nuove cavalcature offrono particolari caratteristiche, come la possibilità di muoversi in modalità nascosta sulla tigre, e la possibilità di scovare i nemici nascosti nella seconda. Per avere queste mount dovrete infine completare una quest che vi chiederà di venire in possesso dei relativi cuccioli, e poi decidere se mantenere permanentemente gli stessi come pet o trasformarli in cavalcature a tutti gli effetti.

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Altre chicche degne di nota sono la reintroduzione dei loot epici anche per i comuni mob. Inutile ricordare che è richiesto un deretano altrettanto epico. Sparsi per le mappe del Khitai è possibile, mediante azioni particolari da parte dei giocatori, invocare dei mob da raid, che una volta uccisi danno cospicue ricompense. Uno di questi che ho avuto personalmente modo di vedere è il Golem, ovvero una statua inanimata che si trova in una cava: una volta riportato alla vita, mediante l’uso di determinati item droppabili quali le “life essence”, il Golem darà del filo da torcere agli avventurieri di turno. Degno di nota è anche il sistema dinamico di quest ripetibili, disponibile nelle principali città, dove alcuni poster ci offrono la possibilità fare delle quest sempre diverse negli obiettivi, ma comunque con le stesse meccaniche.

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Ed eccoci a quello che secondo me rappresenta la più importante innovazione introdotta nel gioco: invece di seguire il solito trend di mercato che prevede l’innalzamento del numero massimo dei livelli raggiungibili dal proprio personaggio, Funcom ha optato per non incrementare il cap. Viene invece introdotto con l’espansione l'Advanced Alternate System”, in breve AA. Si tratta di un sistema di avanzamento alternato che affianca il normale metodo di avanzamento a livelli e lo completa con un sistema di skill con possibilità di crescita “over time”, ovvero quando non si è collegati e quindi non si gioca. Nel dettaglio, quest'implementazione permette uno sviluppo e una personalizzazione del proprio personaggio senza precedenti offrendo una progressione di tipo orizzontale al posto della classica verticale che si ha con l’innalzamento del numero di livelli.

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Il sistema di avanzamento alternato mette a disposizione tre nuovi rami di abilità: uno generale e uguale per tutti i giocatori disponibile dal livello 20, uno relativo all’archetipo di appartenenza della propria classe disponibile al livello 40 e uno specifico per la classe stessa, disponibile a partire dal livello 80. I tre rami offrono una miriade di nuove abilità sia attive sia passive e nuove combo, che si rendono disponibili non appena avremo i necessari prerequisiti. Al fine di sbloccare le nuove abilità, che qua vengono chiamate perk e dispongono di cinque gradi di potenza, i giocatori dovranno guadagnare tutta una serie di punti. Ogni azione in ambito PvE ci fa guadagnare punti esperienza Mastery, ogni azione in ambito PvP ci fa guadagnare punti esperienza Prowess. Accumulare questi punti esperienza fino a completare uno dei relativi livelli di Mastery o Prowess, ci rende disponibile una serie di punti spendibili per acquistare i perk. Alcuni di questi perk sono passivi, mentre altri per poter essere utilizzati vanno inseriti nella relativa barra e si possono cambiare a seconda della bisogna.

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Le nuove abilità offerte sono decisamente varie: si va dall’aumento delle classiche statistiche di base al miglioramento delle protezioni fino a potenti perk che garantiscono nuove e devastanti combo e spell. I perk vanno inseriti in un’apposita barra, provvista di sei slot di colori diversi, due per ogni nuovo ramo. Quelli più potenti arrivano ad occupare i due slot specifici per la propria classe. Ogni livello di Mastery o Prowess completato garantisce 3 punti spendibili per i relativi perk, più un punto Expertize che funge da vero e proprio jolly e che possiamo decidere a quale dei due rami applicarlo. Questo garantisce anche agli amanti del PvE di poter accedere a qualche abilità sul PvP, e viceversa. Il lodevole intento è quello di non tagliare fuori dal sistema nessuna tipologia di giocatore.

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Una vera chicca è il sistema di skill over time. Dovete sapere che l’acquisizione dei perk non necessariamente può avvenire attraverso i punti Mastery e prowess, ma volendo è possibile anche attraverso l’utilizzo di un sistema di “training” a tempo, alla EVE Online, che permette in un certo numero di ore di completare i perk prescelti. Si va da un minimo di 18 ore per quelli più semplici, fino a centinaia di ore per quelli più potenti. Certo il sistema over time non garantisce la stessa velocità di risultato ottenibile dai giocatori hard core, ma è senz’altro un sistema più che benvenuto per tutti i casual gamer che non hanno lo stesso tempo a disposizione, o per tutti quei giocatori che preferiscono una delle due tipologie di gioco, PvE o PvP, a discapito dell’altra.

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Eccoci arrivati alla fine di questa lunga recensione ('tacci tua! NdMasca), per riflettere su quanto è stato detto. La prima espansione di AoC risulta essere decisamente spettacolare sia per la quantità sia per la qualità dei contenuti introdotti. Dal punto di vista audiovisivo siamo al solito, ovvero su livelli di eccellenza, e da Funcom non ci aspettavamo niente di meno. Le nuove istanze sono divertenti e hanno il giusto grado di sfida per un giocatore che ha già sulle proprie spalle tutto il gioco originale. La storyline che ci porta attraverso le terre del Khitai è coinvolgente. Il sistema di avanzamento alternato è un vero must che fa tesoro delle esperienze di successo di giochi come Guild Wars ed EVE Online, e ci permette di sbizzarrirci come non mai nella personalizzazione dell'avatar.

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Per ciò che riguarda le fazioni, a mio avviso Funcom ha decisamente esagerato con il grind necessario alla scalata dei ranghi. Il problema non risiede tanto nei punti di fazione necessari che, pur essendo tantissimi, mediante l’utilizzo del proprio araldo si riescono comunque a completare in templi accettabili. Il problema vero sono i token. Ci si accorge ben presto che per riuscire a mettere le mani sui bellissimi nuovi set di armature occorre essere in possesso di un numero spropositato di token, che vengono dati come reward per il completamento delle quest di fazione o delle varie istanze. Ora, possiamo anche capire che gli sviluppatori abbiano voluto allungare il tempo di raggiungimento degli obiettivi e la relativa longevità del gioco, ma hanno alzato troppo l’asticella.

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Age of Conan da sempre è stato pensato per essere un MMO appetibile ai casual gamer, ma l’introduzione delle fazioni ha decisamente spostato la vocazione di questo gioco verso gli utenti hard core, almeno in termini di end-game. Se davvero volete venire in possesso dei nuovi set di fazione preparatevi a scavarvi un buco per terra stile vietcong e a rinchiudervici dentro, perché quando avrete finito e uscirete, avrete gli occhi a mandorla, mangerete solo involtini primavera, i vostri cari non vi capiranno più quando parlerete in mandarino, e le vostre mogli e fidanzate si accorgeranno subito di quanto vi si sia accorciato l'arnese!

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Detto questo, occorre anche riflettere sull’utilità o meno di avere questi set di fazione. Coloro che già possiedono un equipaggiamento epico Tier 2 non noteranno differenze abissali nelle statistiche. Certo esiste un divario con i migliori set di fazione, ma questi non sono tali da rendere obsoleto (e ci mancherebbe) tutto quanto di epico avete già in vostro possesso. Le nuove armature al momento non figurano come prerequisito essenziale per completare le nuove istanze, ma questo potrebbe non essere vero per i nuovi raid Tier 4. Ma non avendoli ovviamente ancora provati non posso giudicare.

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Probabilmente l'archetipo che maggiormente sentirà la mancanza di tali set è il soldier (tank), per il quale avere delle ottime statistiche di mitigazione sui danni critici aiuta non poco. Per quest'archetipo il “farmare” potrebbe non essere un’opzione, se si vuole procedere nei raid Tier 4. Ma rimaniamo nel campo delle ipotesi. Un ultimo spunto di riflessione viene nal considerare come la nuova vocazione “farmosa” di una parte dell’espansione vada vista con il giusto peso. Ricordiamoci che AoC è e rimane il MMO d’eccellenza per il casual gamer, solo che adesso vuole accogliere a braccia aperte anche i giocatori hard core a cui piace grindare. Questi vi troveranno pane per i loro denti. Questo MMO è pieno zeppo di contenuti a tutti i livelli, non è assolutamente necessario ammazzarsi di farming per apprezzare il gioco. Sfatiamo quindi subito false dicerie. Se siete tra coloro a cui davvero piace quest'aspetto ripetitivo, sappiate che RotG potrà tenervi impegnati a lungo anche su questo fronte. Questa scelta dovrebbe spiegarsi col fatto che Age of Conan quest’estate dovrebbe sbarcare in Corea.

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Rise of the Godslayer non introduce particolari contenuti PvP, a parte quelli relativi ai perk, che i giocatori amanti di questo aspetto del gioco non si faranno certo mancare. Viene quindi confermato che l'anima di questo MMO è votata al PvE. Stessa cosa per ciò che riguarda il crafting, di cui per ora sappiamo solo che gli sviluppatori si sono limitati ad introdurre le nuove ricette legati agli item particolarmente potenti. Il consiglio che mi sento di dare ai veterani è quello di prendere il gioco con calma: gli obiettivi dell’espansione devono essere intesi come obiettivi a lungo termine, e non da completare in poche settimane. Ci sono tante di quelle cose da fare che a mio avviso è poco intelligente focalizzarsi sul solo aspetto “farmoso”.

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Tutti i nuovi giocatori, e tutti coloro che avevano mollato Age of Conan poco dopo l'uscita, sappiano invece che non c'è momento migliore di questo per giocarlo. AoC si è definitivamente scrollato di dosso i difetti di gioventù ed è in grado di offrirvi centinaia di ore di divertimento. Ma trovatevi una buona gilda, che condivida le vostre stesse aspettative. Dal punto di vista tecnico, (nonostante negli ultimi due anni hardware sempre più potente sia disponibile a prezzi concorrenziali) ci ritroviamo davanti al solito mostro succhia risorse. AoC ama i sistemi operativi a 64bit e i 4 GB di ram. Se volete godervi il gioco in full detail DX10 aggiungete a quanto detto una scheda video Gforce 260GTX o un’altra GPU di analoga potenza. Questo è il prezzo da pagare per questa meraviglia.

[YOUTUBE]A5tgYra7PrY[/YOUTUBE]​

D'altro canto io dico sempre: "non potete pensare di correre alle olimpiadi con un paio di ciabatte infradito ai piedi" (Abebe Bikila avrebbe di che ridire, NdMasca). Per ciò che riguarda le nuove zone è evidente che manca ancora un lavoro di ottimizzazione sull’utilizzo delle risorse disponibili. Funcom ha da poco annunciato che presto verrà reso disponibile una nuova versione ottimizzata dell'engine del gioco. Nel complesso, Age of Conan è in assoluto uno dei migliori MMO disponibili sul mercato: 4 di 5 perizomi leopardati è il giudizio finale del sottoscritto.

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PRO
La magnificenza delle nuove zone
Il nuovo sistema di avanzamento alternato
Tantissimi contenuti end-game

CONTRO
La ripetitività del gameplay di fazione
Assenza di validi contenuti PvP
RotG ancora in corso di ottimizzazione

VOTO MMORPGITALIA 8
 
Ultima modifica di un moderatore:

Tyferet

Divo
Mamma che palle solito conan con le case giapponesi e i samurai, non che in giro ci sia di meglio al momento, mi sa che ho perso le speranze di vedere qualche titolo che fa tornare la voglia di giocare a un mmrpg, cmq sempre meglio aoc che altri titoli con la muffa ricolorata tipo warcraft o lotro, per non parlare delle cineserie che hannos fornato un po' di tempo da tipo aion col senno di poi era meglio warhammer se gestito bene. :p
 
questa espansione e' da 2 a essere buono, molti gia' si lamentano e molti lascieranno alla fine del mese visto la ripetitivita' di questa espansione, che poi boh far pagare 25 euro 4 zone 1 raid t4 e 10 quest ripetibili mi sembra un po troppo :asd: ah dimenticavo i 3-4 dungeon messi..
 

resse80

Lurker
Io non ho ancora apprezzato le nuove zone perche' sto ricreando un nuovo HoX su Crom, ma dal punto di vista grafico l'evoluzione del gioco e' davvero appagante, e si sente finalmente di giocare a un titolo che ha un po di correzioni sulle spalle.
Un piacere giocarci, dato che pure il gameplay non delude.

E comunque una piccola osservazione da vecchio giocatore spensierato: Tortage e' una delle zone lvl 1-20 meglio fatte in un mmorpg, non credo che abbia rivali in quanto a storia e grafica.

Adesso aspetto con impazienza di entrare in sto' benedetto Kithai!
 

mantellonero

Cacciatore di Streghe
Sinceramente sto giocando anche io un HoX, i khitian sono davvero ben fatti poi con il tatuaggio stile yakuza non mi ferma nessuno :asd:

Sulle quest boh mi sembra davvero tutto ripetibile niente di che... Mi aspettavo che le fazioni fossero una cosa secondaria e non fondamentale.
 

lemuer

Super Postatore
complimenti lehmus.carino anche il video,
il miglior mmorpg attualmente in circolazione.....spero un qualcosa in piu' in ambito pvp anche se devo ammettere che ci vorrebbe propio un altro gioco focalizzato sul pvp (stile warhammer per intenderci ma fatto bene)
 

lehmus

Mito
questa espansione e' da 2 a essere buono,
Fammi capire quali sono le espansioni da 8, dato che come contenuti ROTGS se la gioca tranquillamente con Moria di LOTRO che è stato un prodotto che ha avuto un notevole successo.
molti gia' si lamentano e molti lascieranno alla fine del mese visto la ripetitivita' di questa espansione
Si vede che parli solo per sentito dire, ti basta fare un giretto per le nuove 5 zone per capire quanto ti stai sbagliando.
he poi boh far pagare 25 euro 4 zone 1 raid t4 e 10 quest ripetibili mi sembra un po troppo ah dimenticavo i 3-4 dungeon messi..
ancora una volta parli solo per sentito dire, e ci dimostri la tua totale ignoranza sulla quantità di contenuti offerti dal gioco...oltretutto i nuovi dungeon sono 12 e non 4.

Come Troll sei un EPIC FAIL :asd:
 

GioJ0

Super Postatore
questa espansione e' da 2 a essere buono, molti gia' si lamentano e molti lascieranno alla fine del mese visto la ripetitivita' di questa espansione, che poi boh far pagare 25 euro 4 zone 1 raid t4 e 10 quest ripetibili mi sembra un po troppo :asd: ah dimenticavo i 3-4 dungeon messi..

Il solito troll di turno :asd:
 
Ultima modifica:

shank

Lurker
le ambientazioni sono da 10, molto curate e dettagliate, ma per quanto riguarda il gameplay siamo ad un 4 secco. Hanno scopiazzato in maniera puerile pezzi di wow con le solite rep/quest ripetibili allo sfinimento con tanto di token ovunque.
Soppesando il tutto gli avrei dato che un 7, massimo 7.5
 
Ultima modifica:

Nergalo

Super Postatore
Cavolo a me questa recensione è proprio piaciuta! Appena le bimbe mi lasciano dormire (quindi potrò privarmi nuovamente di ore di sonno per giocare a qualcosa) tornerò a razzo ad utilizzare il mio barbarozzo e chissà, magari mi rerollo un altro pg da sfondamento :)
 
La tua entusiastica recensione di AoC su Tgm due anni fa è rimasta impressa non poco, negativamente :asd: tutto questo imho naturalmente
Ancora questa storia.

Ti faccio una domanda: quante recensioni di AoC hai visto su TGM? Una, quella. Che il recensore sia chiamato anche a giudicare le potenzialità del titolo, soprattutto visto che si tratta di un MMORPG, non ti passa manca per l'anticamera? Metti caso che tu abbia acquistato AoC e all'uscita l'hai trovato ingiocabile. Ora magari hai cambiato hardware, cosa ti impedisce di tornare a giocare?
 

lucablue

Divo
le ambientazioni sono da 10, molto curate e dettagliate, ma per quanto riguarda il gameplay siamo ad un 4 secco. Hanno scopiazzato in maniera puerile pezzi di wow con le solite rep/quest ripetibili allo sfinimento con tanto di token ovunque.
Soppesando il tutto gli avrei dato che un 7, massimo 7.5

Secondo me, la prendete nel modo sbagliato. Volete ottenere subito l'oggettino.... boh, io ho cominciato ieri a godermela... e devo dire che è molto molto bella, mi ricorda i tempi di ToA in Daoc (anche lì si dovevano grindare milioni di mob per fare scroll per le armi leggendarie...) prendetela come se foste andando a caccia o in guerra... lì non si ripete sempre la stessa cosa? e più si uccide più si avanza...


Cmq Complimenti Lehmus.
 

lucablue

Divo
Ancora questa storia.

Ti faccio una domanda: quante recensioni di AoC hai visto su TGM? Una, quella. Che il recensore sia chiamato anche a giudicare le potenzialità del titolo, soprattutto visto che si tratta di un MMORPG, non ti passa manca per l'anticamera? Metti caso che tu abbia acquistato AoC e all'uscita l'hai trovato ingiocabile. Ora magari hai cambiato hardware, cosa ti impedisce di tornare a giocare?

Sono daccordo... le recensioni devono esprimere giudizi allo stato del gioco che in quel momento è. E' normale che poi si può migliorare o peggiorare... i giudizi possono cambiare. Mi fanno pena quelli che dicono "questo gioco mi ha deluso all'inizio, e non avrà più possibilità da me". Sì mi fanno pena perché gli unici che perdono qualcosa sono loro nella loro mentalità chiusa e stupida...

Anche nostro Signore ci ripensa se qualcuno cambia comportamento...
 
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