Mascalzone
Mito
[IMGTEXT="http://www.mmorpgitalia.it/gallery/filesnew/6/3/4/8/dnd_online_logo_finalheader.jpg"]Passato un mesetto dalla release di Dungeons & Dragons: Eberron Unlimited, nuova versione free to play del gioco uscito nel 2006, è arrivato il momento di darvene in pasto la recensione![/IMGTEXT]Nella primavera del 2006 aprivano i server di Dungeons & Dragons: Stormreach, il MMORPG targato Turbine che si proponeva l' ambizioso compito di trasferire in ambito massivo le regole della terza edizione dell'acclamato gioco di ruolo della TSR, usando la fresca ambientazione di Eberron. Dopo il primo anno di discreto successo, con corposi aggiornamenti di qualità e del tutto gratuiti, i server hanno iniziato a svuotarsi. La stessa Turbine ha migrato molte sue risorse sul neonato Lord of the Rings Online, decretando una fase di stallo che ha comportato la perdita di account attivi.
Intendiamoci, DDO ha sempre avuto il suo zoccolo duro di utenti, sia negli States che in Europa, in cui è Codemasters che si occupata della distribuzione del titolo. Questo però evidentemente non bastava alle casse di Turbine, e nel giugno di quest'anno è arrivato l' annuncio: i server US passano al modello free2play, offrendo un accesso del tutto gratuito al gioco, con un item shop dedicato all'acquisto di particolari “punti” di cui parleremo più avanti.
Il nome viene modificato, in nome dei nuovi contenuti gratuti, in Dungeons & Dragons: Eberron Unlimited. Turbine ha aggiunto il Modulo 9, portando il level cap a 20, introducendo nuovi contenuti di alto livello, il sistema di dungeon scaling (la difficoltà delle quest si adatta al numero di componenti del party), diverse migliorie nell'interfaccia e una nuova classe: Favored Soul (Anima Prescelta). Codemasters ha invece deciso di aggiornare i suoi server con i nuovi contenuti, ma la versione europea del gioco per ora resta a canone fisso.
Chi conosce le regole della terza edizione del D&D le ritroverà quasi completamente riprodotte, tranne alcune differenze necessarie per implementare una giocabilità da GdR online. Per tutti gli altri esistono due soluzioni: la prima è affidarsi alla comunità dei giocatori per avere delucidazioni sul complesso ed avvincente sistema di regole. La seconda è procurarsi il manuale delle regole base della terza edizione (la 3.5 per l' esattezza) e il rispettivo tomo inerente l' ambientazione di Eberron.
Studiatevi la bellezza di ciò che state leggendo, calatevi nel background superlativo ideato per questa sontuosa release, che qualcuno dice non ai livelli di Dragonlance e Forgotten Realms, ma a mio avviso Eberron non ha niente da invidiare ai due “vecchietti” TSR. Se poi riuscite a fare qualche sezione con carta, penna e dadi, beh, allora sarete prontissimi per DDO.
Dopo aver scaricato i 3,4gb da installare sull' hard disk si comincia con la creazione del PG. La scelta delle classi e delle razze è in parte bloccata, con alcune carriere che possono essere utilizzate solo se abbiamo attivato un abbonamento VIP oppure se abbiamo già dei personaggi in gioco di un certo livello. Dopo aver creato il nostro alter ego veniamo catapultati su Khortos Island, partendo dal villaggio iniziale dell'isola per le prime quest base. Per il primo personaggio è fondamentale terminare la questline di questa zona, che sostanzialmente introduce al gioco e ai suoi meccanismi. Si sale di alcuni livelli e si ottiene l'equipaggiamento che ci consentirà di avere vita più facile una volta che decideremo di spostarci a Stormreach, la capitale della regione.
Il motore grafico è la stessa bomba di LoTRO pre-Moria: svolge eccezionalemte il suo dovere, è poco pesante, ampiamente configurabile (quindi gira egregiamente anche su PC vetusti) e migliora sensibilmente utilizzando le dx10. Non siamo ai livelli di AoC, quello no, ma nemmeno i requisiti hardware sono gli stessi. Siamo poco sotto ai livelli del recentissimo Aion, e certo non è poco, anche considerando che qui stiamo parlando di un F2P.
L'audio è eccellente, non tanto per le musiche, sufficienti, ma per come viene gestito il sistema surround: nei dungeon i rumori sono davvero ben riproposti. Il comparto tecnico garantisce insomma un' esperienza di gioco e un' atmosfera di grande immersività. L 'interfaccia è ampiamente configurabile, come nella tradizione di casa Turbine, ma la stessa cosa non si può dire per il sistema di chat, a tratti irritante, anche dopo numerosi settaggi: si ha la concreta sensazione che qualcosa non vada, che non sia pratica. Fortunatamente, in gruppo abbiamo la chat voice integrata che funziona benissimo, rende le cose molto più semplici e l 'avventura molto più divertente.
DDO non è il classico MMORPG di stampo fantasy. Scordatevi WoW e i suoi cloni. Il gioco è interamente istanziato: solo le zone della città di Stormreach saranno “condivise”. Le taverne sono i luoghi dove si creano i party per affrontare le istanze dove si svolgono le quest. Il gioco ha una assegnazione dei punti esperienza del tutto peculiare: rispetto agli altri giochi, dove per passare di livello basta uccidere mostri, qui invece si riceve esperienza solo al completamento delle missioni. Quest'ultime sono appunto basate su istanze, e quindi personali (per il singolo giocatore o per il gruppo). Quindi non troverete altri pg che fanno la stessa quest, con il rischio di vedervi sottratto il tesoro e inficiato così il completamento della missione: ci sarete solo voi, e se siete in un gruppo, i vostri amici. Il farming non esiste. L' odiato fenomeno alla base di tutti o quasi i MMO qui è del tutto assente; meditate.
I dungeon iniziali sono delle semplici cantine o poco più, ma già dal sesto o settimo livello serviranno ore per risolvere i vari enigmi, per disattivare trappole e terminare sia gli obbiettivi principali sia i secondari, in modo da ottenere tutti i reward di missione. I livelli, come detto, sono 20. Non pensate siano pochi: sono molto ma molto lunghi da completare: la sfida è quindi garantita. Come regolamento, D&D insegna e non ha rivali: esiste il sistema multiclasse, perciò si possono studiare svariate combinazioni, e i template per lo sviluppo del nostro personaggio sono davvero molto complessi. Sono presenti gilde e raid, fino ad un massimo di 12 giocatori.
Per il combattimento è stato scelto di usare il real time invece dei turni: per combattere contro un nemico in corpo a corpo basta avvicinarsi a lui e premere il tasto destro del mouse; per gli incantesimi e gli attacchi a distanza basta selezionare il nemico e premere il tasto corrispondente all’incantesimo, e sempre il tasto destro del mouse se si tratta di attacco con arco e balestra. Esistono poi centinaia di skill dalle più disparate funzioni attivabili dalla classica hotbar. Questo sistema di combattimento è geniale, un ibrido tra Hack & Slash e strategia che regala scontri davvero avvincenti.
Si potranno distruggere casse, barili e altri oggetti: la libidine mentre l' ascia a 2 mani del vostro nano barbaro sibila tra i freddi corridoi dei dungeon mietendo morte alla pressione del tasto destro non ha prezzo! Non è nemmeno assente il PvP, anche se limitato a particolari arene, che di solito sono stanze delle taverne dove si può fare la classica scazzottata dopo aver bevuto il bicchiere di troppo, niente di più, ma c'è di che divertirsi.
Le taverne sono importanti anche per recuperare punti vita: ivi si può infatti recuperare le energie più velocemente che altrove. Nei dungeon si può farlo solo le tramite pozioni, le cure degli healer o particolari altari, che concedono anche di resuscitare i personaggi morti. Questi shrine sono utilizzabili previo cooldown di 15 minuti: quindi serve molta strategia e collaborazione tra i membri del party per non trovarsi senza punti ferita durante una lunga missione. Infine il crafting: esiste, ma è decisamente da rivedere e da migliorare.
Tutti i giocatori che avevano un abbonamento attivo nella versione a pagamento di DDO si sono ritrovati automaticamente beneficiari di un account VIP. Tutti gli altri devono passare dal DDO Store: in pratica, tramite esso, si possono pagare in dollari dei “turbine points” (TP), che si ottengono anche trasformando i “favor point”(FP). Questi si ottengono durante il gioco, tramite reward. Con questi TP si possono sbloccare razze e classi, ottenere più slot per l' inventario dei propri personaggi, quest aggiuntive, alcuni oggetti che rendono più facile la vita dei nostri avventurieri. Turbine tiene a sottolineare che questi oggetti non sono quelli più ambiti del gioco, che resteranno oggetti esclusivi ottenibili anche senza pagare un centesimo.
Se poi non si vuole pagare il canone fisso dell' account VIP, esistono dei pacchetti molto vari, che offrono TP e altro, a scelta. La possibilità di giocare e ottenere tutto gratis esiste, ma comporta tempi lunghissimi per ottenere gli oggetti più ambiti e potenti. Consiglio invece di comprare qualcosina per ottenere qualcos'altro più rapidamente tramite i Favor Point. Ovviamente, provate il titolo, non costa nulla, e solo successivamente spendete qualche dollaro, ma senza farvi prendere la mano. Poi se si volete “sfruttare” il gioco a 360° gradi sottoscrivete un abbonamento VIP.
Commento finale
DDO era ed è ancora un MMORPG originale e dai contenuti di assoluto spessore. Il passaggio al modello F2P ha riempito di giovani avventurieri le taverne di Stormreach: trovare un party o addirittura una gilda è facilissimo, ma è giocandolo con il proprio rodato gruppo di amici che darà le maggiori soddisfazioni. Il gioco può risultare difficile da metabolizzare immediatamente a causa della complessità del regolamento D&D, ma se avrete la pazienza di approfondire le meccaniche di gioco vi ritroverete catapultati in un gran bel titolo.
Chi ama il gameplay item oriented e le ore di farming in assidua ricerca del drop named, rimarrà deluso. Ma se avete cinque amici e la sera volete ritrovarvi per vivere delle belle avventure, questo gioco è fatto apposta per voi. E non preoccupatevi, le missioni durano da pochi minuti o a diverse ore, ed è quindi fruibile a tutti i livelli. L'unica nota dolente è la mancanza di un PvP elaborato, mentre per il resto il consiglio è scaricarlo e provarlo almeno per qualche ora. Quanto più possibile distante dagli altri MMORPG che si affidano a questo modello commerciale, Eberron Unlimited porta una rivoluzione nel settore dei giochi F2P. Una mossa azzeccata sicuramente azzeccata che potrebbe presto essere imitata da altri grossi titoli.

Intendiamoci, DDO ha sempre avuto il suo zoccolo duro di utenti, sia negli States che in Europa, in cui è Codemasters che si occupata della distribuzione del titolo. Questo però evidentemente non bastava alle casse di Turbine, e nel giugno di quest'anno è arrivato l' annuncio: i server US passano al modello free2play, offrendo un accesso del tutto gratuito al gioco, con un item shop dedicato all'acquisto di particolari “punti” di cui parleremo più avanti.
Il nome viene modificato, in nome dei nuovi contenuti gratuti, in Dungeons & Dragons: Eberron Unlimited. Turbine ha aggiunto il Modulo 9, portando il level cap a 20, introducendo nuovi contenuti di alto livello, il sistema di dungeon scaling (la difficoltà delle quest si adatta al numero di componenti del party), diverse migliorie nell'interfaccia e una nuova classe: Favored Soul (Anima Prescelta). Codemasters ha invece deciso di aggiornare i suoi server con i nuovi contenuti, ma la versione europea del gioco per ora resta a canone fisso.

Chi conosce le regole della terza edizione del D&D le ritroverà quasi completamente riprodotte, tranne alcune differenze necessarie per implementare una giocabilità da GdR online. Per tutti gli altri esistono due soluzioni: la prima è affidarsi alla comunità dei giocatori per avere delucidazioni sul complesso ed avvincente sistema di regole. La seconda è procurarsi il manuale delle regole base della terza edizione (la 3.5 per l' esattezza) e il rispettivo tomo inerente l' ambientazione di Eberron.
Studiatevi la bellezza di ciò che state leggendo, calatevi nel background superlativo ideato per questa sontuosa release, che qualcuno dice non ai livelli di Dragonlance e Forgotten Realms, ma a mio avviso Eberron non ha niente da invidiare ai due “vecchietti” TSR. Se poi riuscite a fare qualche sezione con carta, penna e dadi, beh, allora sarete prontissimi per DDO.

Dopo aver scaricato i 3,4gb da installare sull' hard disk si comincia con la creazione del PG. La scelta delle classi e delle razze è in parte bloccata, con alcune carriere che possono essere utilizzate solo se abbiamo attivato un abbonamento VIP oppure se abbiamo già dei personaggi in gioco di un certo livello. Dopo aver creato il nostro alter ego veniamo catapultati su Khortos Island, partendo dal villaggio iniziale dell'isola per le prime quest base. Per il primo personaggio è fondamentale terminare la questline di questa zona, che sostanzialmente introduce al gioco e ai suoi meccanismi. Si sale di alcuni livelli e si ottiene l'equipaggiamento che ci consentirà di avere vita più facile una volta che decideremo di spostarci a Stormreach, la capitale della regione.
Il motore grafico è la stessa bomba di LoTRO pre-Moria: svolge eccezionalemte il suo dovere, è poco pesante, ampiamente configurabile (quindi gira egregiamente anche su PC vetusti) e migliora sensibilmente utilizzando le dx10. Non siamo ai livelli di AoC, quello no, ma nemmeno i requisiti hardware sono gli stessi. Siamo poco sotto ai livelli del recentissimo Aion, e certo non è poco, anche considerando che qui stiamo parlando di un F2P.

L'audio è eccellente, non tanto per le musiche, sufficienti, ma per come viene gestito il sistema surround: nei dungeon i rumori sono davvero ben riproposti. Il comparto tecnico garantisce insomma un' esperienza di gioco e un' atmosfera di grande immersività. L 'interfaccia è ampiamente configurabile, come nella tradizione di casa Turbine, ma la stessa cosa non si può dire per il sistema di chat, a tratti irritante, anche dopo numerosi settaggi: si ha la concreta sensazione che qualcosa non vada, che non sia pratica. Fortunatamente, in gruppo abbiamo la chat voice integrata che funziona benissimo, rende le cose molto più semplici e l 'avventura molto più divertente.
DDO non è il classico MMORPG di stampo fantasy. Scordatevi WoW e i suoi cloni. Il gioco è interamente istanziato: solo le zone della città di Stormreach saranno “condivise”. Le taverne sono i luoghi dove si creano i party per affrontare le istanze dove si svolgono le quest. Il gioco ha una assegnazione dei punti esperienza del tutto peculiare: rispetto agli altri giochi, dove per passare di livello basta uccidere mostri, qui invece si riceve esperienza solo al completamento delle missioni. Quest'ultime sono appunto basate su istanze, e quindi personali (per il singolo giocatore o per il gruppo). Quindi non troverete altri pg che fanno la stessa quest, con il rischio di vedervi sottratto il tesoro e inficiato così il completamento della missione: ci sarete solo voi, e se siete in un gruppo, i vostri amici. Il farming non esiste. L' odiato fenomeno alla base di tutti o quasi i MMO qui è del tutto assente; meditate.

I dungeon iniziali sono delle semplici cantine o poco più, ma già dal sesto o settimo livello serviranno ore per risolvere i vari enigmi, per disattivare trappole e terminare sia gli obbiettivi principali sia i secondari, in modo da ottenere tutti i reward di missione. I livelli, come detto, sono 20. Non pensate siano pochi: sono molto ma molto lunghi da completare: la sfida è quindi garantita. Come regolamento, D&D insegna e non ha rivali: esiste il sistema multiclasse, perciò si possono studiare svariate combinazioni, e i template per lo sviluppo del nostro personaggio sono davvero molto complessi. Sono presenti gilde e raid, fino ad un massimo di 12 giocatori.
Per il combattimento è stato scelto di usare il real time invece dei turni: per combattere contro un nemico in corpo a corpo basta avvicinarsi a lui e premere il tasto destro del mouse; per gli incantesimi e gli attacchi a distanza basta selezionare il nemico e premere il tasto corrispondente all’incantesimo, e sempre il tasto destro del mouse se si tratta di attacco con arco e balestra. Esistono poi centinaia di skill dalle più disparate funzioni attivabili dalla classica hotbar. Questo sistema di combattimento è geniale, un ibrido tra Hack & Slash e strategia che regala scontri davvero avvincenti.

Si potranno distruggere casse, barili e altri oggetti: la libidine mentre l' ascia a 2 mani del vostro nano barbaro sibila tra i freddi corridoi dei dungeon mietendo morte alla pressione del tasto destro non ha prezzo! Non è nemmeno assente il PvP, anche se limitato a particolari arene, che di solito sono stanze delle taverne dove si può fare la classica scazzottata dopo aver bevuto il bicchiere di troppo, niente di più, ma c'è di che divertirsi.
Le taverne sono importanti anche per recuperare punti vita: ivi si può infatti recuperare le energie più velocemente che altrove. Nei dungeon si può farlo solo le tramite pozioni, le cure degli healer o particolari altari, che concedono anche di resuscitare i personaggi morti. Questi shrine sono utilizzabili previo cooldown di 15 minuti: quindi serve molta strategia e collaborazione tra i membri del party per non trovarsi senza punti ferita durante una lunga missione. Infine il crafting: esiste, ma è decisamente da rivedere e da migliorare.

Tutti i giocatori che avevano un abbonamento attivo nella versione a pagamento di DDO si sono ritrovati automaticamente beneficiari di un account VIP. Tutti gli altri devono passare dal DDO Store: in pratica, tramite esso, si possono pagare in dollari dei “turbine points” (TP), che si ottengono anche trasformando i “favor point”(FP). Questi si ottengono durante il gioco, tramite reward. Con questi TP si possono sbloccare razze e classi, ottenere più slot per l' inventario dei propri personaggi, quest aggiuntive, alcuni oggetti che rendono più facile la vita dei nostri avventurieri. Turbine tiene a sottolineare che questi oggetti non sono quelli più ambiti del gioco, che resteranno oggetti esclusivi ottenibili anche senza pagare un centesimo.
Se poi non si vuole pagare il canone fisso dell' account VIP, esistono dei pacchetti molto vari, che offrono TP e altro, a scelta. La possibilità di giocare e ottenere tutto gratis esiste, ma comporta tempi lunghissimi per ottenere gli oggetti più ambiti e potenti. Consiglio invece di comprare qualcosina per ottenere qualcos'altro più rapidamente tramite i Favor Point. Ovviamente, provate il titolo, non costa nulla, e solo successivamente spendete qualche dollaro, ma senza farvi prendere la mano. Poi se si volete “sfruttare” il gioco a 360° gradi sottoscrivete un abbonamento VIP.
[YOUTUBE]kNsQmoH_StU[/YOUTUBE]
Commento finale
DDO era ed è ancora un MMORPG originale e dai contenuti di assoluto spessore. Il passaggio al modello F2P ha riempito di giovani avventurieri le taverne di Stormreach: trovare un party o addirittura una gilda è facilissimo, ma è giocandolo con il proprio rodato gruppo di amici che darà le maggiori soddisfazioni. Il gioco può risultare difficile da metabolizzare immediatamente a causa della complessità del regolamento D&D, ma se avrete la pazienza di approfondire le meccaniche di gioco vi ritroverete catapultati in un gran bel titolo.
Chi ama il gameplay item oriented e le ore di farming in assidua ricerca del drop named, rimarrà deluso. Ma se avete cinque amici e la sera volete ritrovarvi per vivere delle belle avventure, questo gioco è fatto apposta per voi. E non preoccupatevi, le missioni durano da pochi minuti o a diverse ore, ed è quindi fruibile a tutti i livelli. L'unica nota dolente è la mancanza di un PvP elaborato, mentre per il resto il consiglio è scaricarlo e provarlo almeno per qualche ora. Quanto più possibile distante dagli altri MMORPG che si affidano a questo modello commerciale, Eberron Unlimited porta una rivoluzione nel settore dei giochi F2P. Una mossa azzeccata sicuramente azzeccata che potrebbe presto essere imitata da altri grossi titoli.
PRO
Eccelsa configurabilità del personaggio
Atmosfera immersiva e avventurosa
Adatto ai casual gamer
Zero farming
CONTRO
Ripida curva di apprendimento delle regole D&D
PvP limitato
Voto MMORPGITALIA 7
Eccelsa configurabilità del personaggio
Atmosfera immersiva e avventurosa
Adatto ai casual gamer
Zero farming
CONTRO
Ripida curva di apprendimento delle regole D&D
PvP limitato
Voto MMORPGITALIA 7
recensione di Skur Main
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