Hendioke
Divo
Ritenendo che chi assente acconsente e visto che nessuno ha postato una riga di commento sull'evento da me proposto presumo vada bene a tutti e procedo
Il cammino di Tzeench
Capitolo I - Il Portafortuna
Avelorn
Rupert Henselm interruppe la corsa e, incapace di trovare un equilibrio stabile sulle gambe, crollò al suolo, le fitte e soffici erbe del sottobosco attuttirono la caduta schiacciandosi e sporcandosi col sangue, il sudore e la terra che impregnavano il suo corpo e i suoi abiti.
Giratosi sulla schiena Rupert fece vagare lo sguardo sulle fronde degli alberi, ma mentre riprendeva pian piano fiato erano le immagini della battaglia appena combattuta a passargli davanti agli occhi.
'Quei maledetti elfi scuri' pensò 'per poco non ri rimanevo secco, e quello stregone folle con loro' rabbrividì ricordando il sogghignio che gli aveva rivolto.
Rupert era riuscito ad aggirare gli Elfi e a piombargli addosso ma lo stregone senza neanche voltarsi aveva fatto qualcosa, gli sterpi più vicini a Rupert erano improvvisamente diventati...vivi... e gli avevano avviluppato i piedi ed erano cresciuti a velocità vertiginosa intrappolandolo fino al collo. Lo stregone s'era voltato, gli aveva sogghigniato, gli aveva instillato nel cuore quella sensazione ormai troppo famigliare d'essere arrivato alla fine della propria vita e poi... s'era voltato e s'e n'era andato, diretto verso qualche altro soldato.
Rupert ricordò anche quel che accadde dopo, pur non desiderando ricordare.
un elfo armato di coltelli ed uno rivestito d'una pesante e terribile armatura s'erano avvicinati a lui e gli sterpi, come accortisi della loro presenza, lo avevano lasciato andare per essere libero di difendersi disperatamente dal massacro.
Non sapeva come, non ricordava bene le azioni che aveva compiuto in quel momento, ma in qualche modo con una parata era riucito a mandare i coltelli di un elfo a cozzare contro la spada dell'altro e le lame inutilmente arzigogolate avevano fatto il resto, incastrandosi fra loro e distraendo gli elfi il tempo sufficente perchè si desse alla fuga.
Era fuggito, si, aveva abbandonati i suoi compagni, si, 'i loro fottuti cadaveri semmai'... stavano già tutti morendo, erano condannati.
Forse per distrarsi dalle sue colpe Rupert tirò fuori dalla tasca interna della giubba un portamonete. Un gesto che aveva fatto spesso da quand'era arrivato in quelle sperdute e lontane lande a combattere a fianco degli Elfi.
Dal piccolo borsello cavò fuori un karl d'argento e lo baciò
"Grazie Sigmar d'avermi permesso di vivere e grazie, mio bene, mio amuleto, d'avermi protetto, grazie ragazzi"
Osservò meglio il karlino e sulla superfice ossidata d'argento noto delle piccole macchioline verdi. Le osservò meglio: un sottile velo di muffa copriva la moneta. Prese il borsello e s'accorse che anche quello presentava tracce, più ampie ed evidenti, di muffa. Perplesso cercò di ricordarsi da quando c'erano ma dopo pochi secondi vi rinunciò. 'Non c'è da sorprendersi, con l'umidida che c'è in questo posto dimenticato dagli dei, che si sia formata un po' di muffa, appena tornerò al campo gli darò un lucidata'.
Raccogliendo tutte le sue forze si alzò e iniziò a incamminarse nella direzione che, pensava, lo avrebbe ricondotto al campo, sentiva, oltre alla debolezza, un calore crescente e soffocante, la lo attribuì alla fuga a rotta di collo e non ci badò.
Altdorf, tempo dopo
"Hendioke!"
Hendioke si voltò e vide un uomo camminargli incontro a passo svelto, aggirando passanti ed evitando i cumuli di immondizia che ricoprivano la strada dei bassifondi
Hendioke lo riconobbe subito e con gioia replicò "Herbert!"
Quando furono l'uno di fronte all'altro si strinsero la mano e si battorono vicendevolmente le spalle con l'altra in un saluto cameratesco
"Son grato a Sigmar di ritrovarti vivo amico mio" disse Hendioke
"Grato a Sigmar? Allora è vero quel che ho sentito dire e che ora posso vedere, a forza di giocare al Prete lo sei diventato davvero"
"Diciamo che ho finalmente trovato la mia via"
"Troia infetta! Ops, mi sa che dovrò fare attenzione a non imprecare eh?" lo canzonò l'amico
"Come se un Prete Sigmarita non sentisse di molto peggio mentre svolge la sua missione. Ma dimmi, scarto muffoso d'uno stronzo di cane secco, è dai tempi della piana di Mordheim che non ti vedo dov'eri finito?"
"Ho continuato a militare nell'esercito, che domande, e ho combattuto su e giù, a destra e a sinistra ovunque l'Imperatore avesse a cuore di spedire i nostri culi. Tu, invece, ho sentito che ora saresti a capo d'una dei tanti gruppo armati alelati con l'Ordine del Grifone: l'Ordus qualcosa"
"Ordo Iustitiae, si. Non ne sono l'unico capo, non esattamente: vi è un Prete molto più autorevole di me al quale tutti obbediamo, un sant'uomo nostra guida"
"Ho sentito di alcune vostre imprese, davvero, nelle taverne ormai non si parla che dell'Ordine del Grifone e della strana gente che vi ruota attorno. E' come se avessimo deciso di affidare la guerra a dei coscritti d'elite" rise al pensiero "ma son contento che in mezzo a questa masnada ci siano tanti guerrieri seri come te, anche Rupert lo diceva"
"Diceva? E' forse morto?" un'ombra di apprensione calò sul suo volto.
"No, non credo, non preoccuparti. E' andato di stanza ad Avelorn. Sai, adesso io e lui serviamo in compagnie diverse... ma sono 2 mesi che non lo sento. In effetti è strano. Prima badava quanto meno a scrivermi, mi mandava anche delle lettere per sua moglie, sai da quando i nani ci aiutano abbiamo un servizio postale davvero efficente ma funziona solo per i militari"
Hendioke annuì "Cosa potrebbe essegli successo che non si fa più vivo?" ma era una domanda retorica. Entrambi conoscevano molte buone, e preoccupanti, risposte e stettero in silenzio. Quando i loro sguardi si incrociarono un lampo d'intesa passò attraverso i loro occhi
"Dov'era stanziato esattamente l'ultima volta?"
"Non so di preciso, so solo che lui e i suoi compagni avevano il compito di pattugliare la strada orientale, quale che accidenti sia"
"Per fortuna mi hai trovato, ma avresti dovuto cercarmi lo sai?"
"Lo sai che preoccuparmi troppo non è nelle mie corde: sono assatarico"
"Atarassico..."
"Come?
"Niente, una parola che ho imparato da poco"
"E ma che c'entra? Comunque anche te non stare troppo in pensiero, è giusto ce tu vada a cercarlo ma ricordati che finchè ha quello con sé difficilmente può essere morto"
"Intendi questo vero?" Hendioke tirò fuori da un borsello alla cintura un piccolo portamonete e ne estrasse una karl d'argento. Quel gesto lo fece sorridee di malinconia.
"Si esatto," disse Herbert tirando fuori da una tasca un portamonete simile dal quale estrasse a sua volta in karl "lo tieni ancora eh? Ne sono contento"
"Come potrei disfarmene, era il nostro portafortuna. Solo noi tre siam sopravvissuti e quel ricco porco traditore che dovevamo ammazzare aveva sul suo grasso corpo solo questi tre karli" sorrise ancora al ricordo poi guardò fisso Herbert e disse "io e miei uomini lo troveremo, stanne certo"
Altdorf, il giorno dopo
Riuniti ancora una volta nei pressi della teverna "Il Martello di Sigmar" Hendioke si rivolse ai membri dell'Ordo Iustitiae
"Ho bisogno di voi per una missione che, lo ammetto, non assume grand eimprotanza di fronte alla vestità della guerra e dei pericoli che ogni giorno siamo chiamati a scongiurare, ma che ha molta importanza per me.
Ho appena ricevuto notizia che un mio amico, un valoroso soldatodi nome Rupert, di stanza ad Avelorn è scomparso e presumibilmente anche il resto della sua compagnia.
Devo ritrovarlo, egli è un mio fratello d'arme come lo siete voi e voi sapete che per ognuno di voi rischierei la morte se avessi timore che il Male sta per rpendervi così come voi lo fareste per me. Quindi vi chiedo di aiutarmi, di considerare quest'uomo per voi sconosciuto un fratello d'armi anche vostro e di aiutarmi a cercarlo. Inoltre questa sarà un'occasione per andare nelle terre degli Elfi e verificare quel fronte. Chi è con me?"
Si tacque attendendo la risposta.
GDR OFF
La questione mi pare semplice, dobbiamo ritrovare quest'uomo in Avelorn. Rupert essite davvero, è un mob, ma il resto della storia lo svelerò arrivati lì
Il cammino di Tzeench
Capitolo I - Il Portafortuna
Avelorn
Rupert Henselm interruppe la corsa e, incapace di trovare un equilibrio stabile sulle gambe, crollò al suolo, le fitte e soffici erbe del sottobosco attuttirono la caduta schiacciandosi e sporcandosi col sangue, il sudore e la terra che impregnavano il suo corpo e i suoi abiti.
Giratosi sulla schiena Rupert fece vagare lo sguardo sulle fronde degli alberi, ma mentre riprendeva pian piano fiato erano le immagini della battaglia appena combattuta a passargli davanti agli occhi.
'Quei maledetti elfi scuri' pensò 'per poco non ri rimanevo secco, e quello stregone folle con loro' rabbrividì ricordando il sogghignio che gli aveva rivolto.
Rupert era riuscito ad aggirare gli Elfi e a piombargli addosso ma lo stregone senza neanche voltarsi aveva fatto qualcosa, gli sterpi più vicini a Rupert erano improvvisamente diventati...vivi... e gli avevano avviluppato i piedi ed erano cresciuti a velocità vertiginosa intrappolandolo fino al collo. Lo stregone s'era voltato, gli aveva sogghigniato, gli aveva instillato nel cuore quella sensazione ormai troppo famigliare d'essere arrivato alla fine della propria vita e poi... s'era voltato e s'e n'era andato, diretto verso qualche altro soldato.
Rupert ricordò anche quel che accadde dopo, pur non desiderando ricordare.
un elfo armato di coltelli ed uno rivestito d'una pesante e terribile armatura s'erano avvicinati a lui e gli sterpi, come accortisi della loro presenza, lo avevano lasciato andare per essere libero di difendersi disperatamente dal massacro.
Non sapeva come, non ricordava bene le azioni che aveva compiuto in quel momento, ma in qualche modo con una parata era riucito a mandare i coltelli di un elfo a cozzare contro la spada dell'altro e le lame inutilmente arzigogolate avevano fatto il resto, incastrandosi fra loro e distraendo gli elfi il tempo sufficente perchè si desse alla fuga.
Era fuggito, si, aveva abbandonati i suoi compagni, si, 'i loro fottuti cadaveri semmai'... stavano già tutti morendo, erano condannati.
Forse per distrarsi dalle sue colpe Rupert tirò fuori dalla tasca interna della giubba un portamonete. Un gesto che aveva fatto spesso da quand'era arrivato in quelle sperdute e lontane lande a combattere a fianco degli Elfi.
Dal piccolo borsello cavò fuori un karl d'argento e lo baciò
"Grazie Sigmar d'avermi permesso di vivere e grazie, mio bene, mio amuleto, d'avermi protetto, grazie ragazzi"
Osservò meglio il karlino e sulla superfice ossidata d'argento noto delle piccole macchioline verdi. Le osservò meglio: un sottile velo di muffa copriva la moneta. Prese il borsello e s'accorse che anche quello presentava tracce, più ampie ed evidenti, di muffa. Perplesso cercò di ricordarsi da quando c'erano ma dopo pochi secondi vi rinunciò. 'Non c'è da sorprendersi, con l'umidida che c'è in questo posto dimenticato dagli dei, che si sia formata un po' di muffa, appena tornerò al campo gli darò un lucidata'.
Raccogliendo tutte le sue forze si alzò e iniziò a incamminarse nella direzione che, pensava, lo avrebbe ricondotto al campo, sentiva, oltre alla debolezza, un calore crescente e soffocante, la lo attribuì alla fuga a rotta di collo e non ci badò.
Altdorf, tempo dopo
"Hendioke!"
Hendioke si voltò e vide un uomo camminargli incontro a passo svelto, aggirando passanti ed evitando i cumuli di immondizia che ricoprivano la strada dei bassifondi
Hendioke lo riconobbe subito e con gioia replicò "Herbert!"
Quando furono l'uno di fronte all'altro si strinsero la mano e si battorono vicendevolmente le spalle con l'altra in un saluto cameratesco
"Son grato a Sigmar di ritrovarti vivo amico mio" disse Hendioke
"Grato a Sigmar? Allora è vero quel che ho sentito dire e che ora posso vedere, a forza di giocare al Prete lo sei diventato davvero"
"Diciamo che ho finalmente trovato la mia via"
"Troia infetta! Ops, mi sa che dovrò fare attenzione a non imprecare eh?" lo canzonò l'amico
"Come se un Prete Sigmarita non sentisse di molto peggio mentre svolge la sua missione. Ma dimmi, scarto muffoso d'uno stronzo di cane secco, è dai tempi della piana di Mordheim che non ti vedo dov'eri finito?"
"Ho continuato a militare nell'esercito, che domande, e ho combattuto su e giù, a destra e a sinistra ovunque l'Imperatore avesse a cuore di spedire i nostri culi. Tu, invece, ho sentito che ora saresti a capo d'una dei tanti gruppo armati alelati con l'Ordine del Grifone: l'Ordus qualcosa"
"Ordo Iustitiae, si. Non ne sono l'unico capo, non esattamente: vi è un Prete molto più autorevole di me al quale tutti obbediamo, un sant'uomo nostra guida"
"Ho sentito di alcune vostre imprese, davvero, nelle taverne ormai non si parla che dell'Ordine del Grifone e della strana gente che vi ruota attorno. E' come se avessimo deciso di affidare la guerra a dei coscritti d'elite" rise al pensiero "ma son contento che in mezzo a questa masnada ci siano tanti guerrieri seri come te, anche Rupert lo diceva"
"Diceva? E' forse morto?" un'ombra di apprensione calò sul suo volto.
"No, non credo, non preoccuparti. E' andato di stanza ad Avelorn. Sai, adesso io e lui serviamo in compagnie diverse... ma sono 2 mesi che non lo sento. In effetti è strano. Prima badava quanto meno a scrivermi, mi mandava anche delle lettere per sua moglie, sai da quando i nani ci aiutano abbiamo un servizio postale davvero efficente ma funziona solo per i militari"
Hendioke annuì "Cosa potrebbe essegli successo che non si fa più vivo?" ma era una domanda retorica. Entrambi conoscevano molte buone, e preoccupanti, risposte e stettero in silenzio. Quando i loro sguardi si incrociarono un lampo d'intesa passò attraverso i loro occhi
"Dov'era stanziato esattamente l'ultima volta?"
"Non so di preciso, so solo che lui e i suoi compagni avevano il compito di pattugliare la strada orientale, quale che accidenti sia"
"Per fortuna mi hai trovato, ma avresti dovuto cercarmi lo sai?"
"Lo sai che preoccuparmi troppo non è nelle mie corde: sono assatarico"
"Atarassico..."
"Come?
"Niente, una parola che ho imparato da poco"
"E ma che c'entra? Comunque anche te non stare troppo in pensiero, è giusto ce tu vada a cercarlo ma ricordati che finchè ha quello con sé difficilmente può essere morto"
"Intendi questo vero?" Hendioke tirò fuori da un borsello alla cintura un piccolo portamonete e ne estrasse una karl d'argento. Quel gesto lo fece sorridee di malinconia.
"Si esatto," disse Herbert tirando fuori da una tasca un portamonete simile dal quale estrasse a sua volta in karl "lo tieni ancora eh? Ne sono contento"
"Come potrei disfarmene, era il nostro portafortuna. Solo noi tre siam sopravvissuti e quel ricco porco traditore che dovevamo ammazzare aveva sul suo grasso corpo solo questi tre karli" sorrise ancora al ricordo poi guardò fisso Herbert e disse "io e miei uomini lo troveremo, stanne certo"
Altdorf, il giorno dopo
Riuniti ancora una volta nei pressi della teverna "Il Martello di Sigmar" Hendioke si rivolse ai membri dell'Ordo Iustitiae
"Ho bisogno di voi per una missione che, lo ammetto, non assume grand eimprotanza di fronte alla vestità della guerra e dei pericoli che ogni giorno siamo chiamati a scongiurare, ma che ha molta importanza per me.
Ho appena ricevuto notizia che un mio amico, un valoroso soldatodi nome Rupert, di stanza ad Avelorn è scomparso e presumibilmente anche il resto della sua compagnia.
Devo ritrovarlo, egli è un mio fratello d'arme come lo siete voi e voi sapete che per ognuno di voi rischierei la morte se avessi timore che il Male sta per rpendervi così come voi lo fareste per me. Quindi vi chiedo di aiutarmi, di considerare quest'uomo per voi sconosciuto un fratello d'armi anche vostro e di aiutarmi a cercarlo. Inoltre questa sarà un'occasione per andare nelle terre degli Elfi e verificare quel fronte. Chi è con me?"
Si tacque attendendo la risposta.
GDR OFF
La questione mi pare semplice, dobbiamo ritrovare quest'uomo in Avelorn. Rupert essite davvero, è un mob, ma il resto della storia lo svelerò arrivati lì